venerdì 13 luglio 2012

LA CATTEDRALE DI CHARTRES

Sono stata a Chartres soltanto una volta, come "pellegrina".
Non sapevo niente dell'arte, delle sculture, delle vetrate... e andava bene così.
Volevo solo sentire la magia del posto, lasciarmi cullare dalle sue antiche voci.

Ci sono molte verità e molte leggende sulla costruzione della Cattedrale.
Il zona era usato anticamente dai Celti come luogo sacro, sembra che vi si tenessero raduni ed iniziazioni cui partecipavano Druidi da ogni parte d'Europa.

Una antica leggenda (e per antica intendo pre-cristiana) parla anche della venerazione in quei luoghi di una Virgo Paritura, una vergine partoriente. Al di la del significato più o meno esplicito di questa figura, è chiaro che la venerazione in quel luogo è sempre stata fin dal principio rivolta a qualcosa che ha un aspetto molto femminile e materno.

Alchimisti e cultori della Terra vi diranno inoltre che Chartres sorge ad un crocevia (o alla sorgente) delle linee di energia e potere che corrono sotto i nostri piedi e che compongono una rete che coinvolge tutto il Pianeta.

E vi assicuro che questo si sente, eccome.

Appena mossi i miei primi passi all'interno della Cattedrale, le mie gambe hanno cominciato a formicolare.
Mi era stato detto che questo effetto lo avrei avvertito, da Donne che avevano già camminato in quel luogo, ma se non lo avessi provato in prima persona avrei fatto fatica a comprendere.

Una specie di scossa mi ha percorso per tutto il tempo che sono rimasta nella Cattedrale (e sono state ore ed ore), partendo prima dai piedi e poi pian piano risalendo su per le gambe. Seduta per terra con le mani appoggiate al pavimento (so che non si fa in una chiesa, ma come resistere a tale richiamo?), la stessa cosa è accaduta per le braccia. In particolare nel punto che corrisponde, nella cripta sottostante, alla presenza del Pozzo e della statua lignea di Notre Dame de Sous Terre (Nostra Signora Sotto Terra).

E vi dirò di più: se non fossi stata in compagnia di altre donne, ed una in particolare, la mia mente sarebbe corsa dietro ai suoi sogni e alle sue visioni. Sono stata per un attimo vicinissima ad uno stato di "trance spontanea" che francamente non avrei saputo come gestire. Una cosa che non ho mai provato ne prima ne dopo di allora e che penso sia possibile sono in un luogo come quello, in cui la sacralità è palpabile (e dico sacralità, non santità).

Chartres è inoltre l'unica chiesa che io ricordi in cui, entrando dal portale esattamente di fronte all'altar maggiore, non si vede il crocifisso. Naturalmente c'è, un crocifisso, ma la sua presenza è nascosta, come dire, offuscata da una imponente e magnifica scultura che si trova dietro di esso,  che rappresenta... bè, rappresenta una Donna. E' un complesso marmoreo di cui, inspiegabilmente, non si trovano foto in internet. La Donna li rappresentata sembra quasi volare, eterea pur essendo scolpita nella pietra.

La Cattedrale è intitolata a Notre Dame, la Nostra Signora.

Di quale Signora si stia parlando... è tutto un discorso a se.


Nessun commento:

Posta un commento