Sessualità al femminile.

Venerdì 12 agosto 2011

Viviamo in un mondo maschile, inutile negarlo.
Tutto è improntato alla mascolinità, dal luogo di lavoro, al governo, alla pubblicità televisiva... sembra che l'opinione che conta sia sempre e solo quella dei maschi!
Perchè la sessualità dovrebbe fare eccezione?
Fare bene sesso significa fare bene sesso alla maniera degli uomini, con stimoli, modalità e tempistiche che spesso sono loro che decidono. Non uno per uno, s'intende. Non parlo del singolo marito con la singola moglie durante quel singolo amplesso nel talamo coniugale. Parlo di una tendenza generale, di una cultura dominante, di un modo di vedere che spesso dimentica le donne e le loro peculiarità. Anche dal punto di vista sessuale.

E forse soprattutto dal punto di vista sessuale, visto che comunque la sessualità è un ambito in cui le donne hanno sempre trovato ostacoli e divieti di natura morale (non ti piace? sei frigida! Ti piace? brutta puttana!)  che un uomo non conosce e che hanno contribuito, per tante di noi, a rendere difficoltoso il rapporto col proprio corpo, col sesso, col piacere e con la sua ricerca, e - più praticamente - con la pratica di una vita sessuale soddisfacente.


La sessualità femminile è diversa da quella maschile.
Spesso ne discuto con mio marito.
Per un uomo è qualcosa di molto meccanico, legato ad uno stimolo che è prevalentemente visivo, ed è completamente disgiunta dall'amore e dai sentimenti. Scopare, è scopare, punto.
Per una donna è un'altra cosa.
Noi abbiamo bisogno di altro. Per noi viene coinvolta la sfera emotiva e dei sentimenti molto prima di quella del corpo. E questo avviene normalmente fuori dal letto. Una buona intesa col partner nella vita, le tenerezze e le coccole, la sicurezza di essere amate precedono e migliorano la propensione al sesso e il modo in cui una donna lo vive.

Fino a non molto tempo fa, la soddisfazione sessuale femminile era un non-problema. Nel senso che non glie ne fregava niente a nessuno, e quasi quasi anche le donne si erano rassegnate allo stato delle cose.
L'equazione suonava più o meno così: il sesso serve per procreare. L'orgasmo maschile serve per procreare, dunque l'orgasmo maschile è indispensabile. L'orgasmo femminile non ha effetti sulla fertilità, e dunque se una donna non gode, cazzi suoi. Anzi, COLPA sua! Non starmo insinuando che il suo partner non sia all'altezza vero? Non vorremo minare il mito del maschio-superpotente-chenondevechiederemai!!

Bè sapete cosa vi dico?
Lasciamo che il maschio si crogioli nel non dover chiedere mai.
Noi, invece, chiediamo!! Non cadiamo nella trappola che per centinaia di anni ha portato le donne ad andare a letto con una camicia da notte con ricamato "non lo fo per piacer mio ma per dare un figlio a dio"!

Non facciamoci condizionare da chi ci considera strane (se va bene!) perchè non abbiamo paura di parlare di sesso, di desiderio, e del modo di appagarlo.

Il sesso non è appannaggio degli uomini.
Il sesso è un DONO. E come tale va vissuto da tutti.
Abbandoniamo i falsi miti che la morale corrente ci ha inculcato, smettiamo di farci incasellare in stereotipi che non ci appartengono e cominciamo a prendere in mano le redini del nostro piacere.
Diventiamo COMPLETE (come vorrebbe Lei). Non solo verginelle timide o mangiauomini appassionate, ma l'una cosa E l'altra, se ci aggrada. E non temiamo di infastidire il nostro uomo con la richiesta di soddisfare ANCHE le nostre esigenze fuori dal letto. Saremo più felici, e più... desiderose!

Io dico, se non abbiamo accanto dei completi idioti, che anche gli uomini ne trarranno giovamento.